Circonvallazione: alla ricerca di nuove soluzioni
Il 17 gennaio scorso si è svolto a Bioggio l’incontro tra la Conferenza dei Sindaci del Malcantone e il Dipartimento del Territorio, incontro fortemente voluto dopo lo shock per la rinuncia a metà circonvallazione.
La serata ha fatto sì rientrare un po’ l’emergenza, ma non ha messo una vera e propria soluzione sul tavolo. Agno ha, diciamo così, conquistato un punto con il direttore del DT Claudio Zali che ha assicurato di volere presentare entro il 2024 un progetto aggiornato per l’intera tratta e non solo per quella di Bioggio.
D’altro canto, però, Zali ha ribadito come la soluzione totalmente interrata sia troppo costosa, dopo che i nuovi calcoli avevano lasciato tutti spiazzati. Il sindaco di Agno può essere dunque solo parzialmente soddisfatto. Da noi contattato Thierry Morotti ha spiegato che “l’esecutivo ha sempre ribadito a chiare lettere che si opporrà a qualsiasi altra soluzione se non totalmente interrata”.
Le possibili soluzioni saranno da scoprire. Da un lato c’è la richiesta rispuntata dai sindaci, di una galleria che vada da Manno a Ponte Tresa, ma come già precedentemente Zali aveva risposto al nostro giornale “l’idea di una galleria unica Madonnone – Manno è reputata tecnicamente non ideale, finanziariamente non sostenibile e voglio ricordare che il popolo ticinese ha già votato su questa possibilità nel 2013 dicendo di no”.
Restano così ipotizzabili o un tracciato fuori terra, che non piacerebbe ad Agno o una soluzione in galleria, magari abbinata al tram treno. Il tracciato del trenino, infatti, dovrà subire delle modifiche per eliminare il passaggio a livello ad Agno, anch’esso fonte di altro traffico.
Per Bioggio, chiaramente, la musica è diversa. La sua parte di circonvallazione era già stata garantita e sarà come la si chiedeva. Infatti, il sindaco Eolo Alberti ci ha risposto che spingerà sulla coesione, così che i due Comuni possano andare uniti a negoziare con il Cantone. E, anzi, avverte: “Ci sarà sempre un progetto più bello e convincente, ma se si continua solo a discuterne, di questo passo tra 30 anni ne staremo ancora e solo parlando”.